“In Africa avevo una fattoria ai piedi degli altipiani del Ngong. A un centocinquanta chilometri più a nord su quegli altipiani passava l’equatore; eravamo a milleottocento metri sul livello del mare. Di giorno si sentiva di essere in alto, vicino al sole, ma i mattini, come la sera, erano limpidi e calmi, e di notte faceva freddo.
La posizione geografica e l’altezza contribuivano a creare un paesaggio unico al mondo, Nulla che fosse grasso e lussureggiante: era un’Africa distillata lungo tutti i suoi milleottocento metri di altitudine, quasi l’essenza forte e raffinata di un continente.”
Con questo incipit inizia ‘La mia Africa’ il romanzo autobiografico di Karen Blixen, non so se l’avete letto, ma è stata la prima cosa che mi è venuta in mente, quando ad agosto ho vissuto la meravigliosa esperienza che sto per raccontarvi.
Sapete bene, se mi seguite sui Social, che la primavera/estate del 2019 è stata la scena di un grande cambiamento professionale; mesi pieni di tante cose, emozioni, fibrillazione, adrenalina al top e, non ve lo nascondo, anche un po’ di preoccupazione, come è naturale e giusto che sia in ogni passaggio importante della nostra vita.
Le vacanze quindi non erano contemplate; non c’erano motivi particolari per non farle, ma avevo le giornate così piene di attività che non ci pensavo.
Ovviamente, con l’avvicinarsi dell’estate, il mio spirito viaggiatore mi mandava dei messaggi, ma cercavo di mantenere il focus sugli impegni che sapevo di dover portare a termine.
Credo di avervi già raccontato la mia passione per il viaggio; fin da giovanissima amavo viaggiare per il semplice fatto di scoprire, oggi so di per certo che il viaggio apre la mente, ti obbliga a rapportarti con il mondo e ti aiuta a cambiare prospettiva.
Il mio sogno era poter vivere la dimensione del viaggio come esperienza, e poterla condividere con la mia famiglia.
Ma torniamo alle mie vacanze.
Ad agosto ho realizzato che, con il mio team, avevo fatto un buon lavoro e lo spirito del viaggio si è fatto sentire più forte ed insistente…bene, mi è bastata una piccola ricerca per aprire la prospettiva di un’altra magnifica avventura.
Abbiamo scelto l’Africa, inconsapevoli che ci avrebbe preso il cuore.
Le emozioni che abbiamo provato nel vivere il Kenya difficilmente possono essere scritte in un articolo, senza rischiare di banalizzarle, preferisco lasciar parlare le immagini.
Eravamo partiti per il classico villaggio turistico italiano, per poi trovarci immersi in una realtà che ci ha completamente conquistati. I colori, i rumori completamente diversi da quelli che siamo abituati a sentire, le persone genuine, semplici, sorridenti e che vivono dignitosamente un’esistenza per noi impensabile.
L’Africa ti sceglie, ti conquista, ti deposita nell’anima la sua struggente bellezza e una sensazione di nostalgia che non capisci ma che ti attrae.
Ho visto la gioia negli occhi felici dei miei figli, mentre vivevano un’esperienza intensa come quella che solo un viaggio in Africa può dare, perché vera, autentica, assolutamente oltre le loro aspettative…anche se queste ultime erano state solo quelle viste al cinema, un piccole re Leone in un grande, immenso, meraviglioso paesaggio.
L’Africa è di più, moltissimo di più, e i miei ragazzi hanno avuto la fortuna di viverla.
Se oggi posso alzarmi una mattina con la voglia di intraprendere un viaggio, e permettermi di puntare il dito sul mappamondo per scegliere la destinazione, lo devo alla mia attività.
Lo devo alle mie scelte.
E non lo dico con presunzione, ho lavorato tanto per realizzare questo sogno, ma ho costruito questa opportunità perché ho creduto in me stessa e ho agito concretamente per ottenere un risultato.
Sono sicura che puoi farlo anche tu.
Il premio sarà la realizzazione dei tuoi sogni.
Non ti sembra un meraviglioso obiettivo?
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