Perché non ti trovi un lavoro ‘normale’?
In 5 anni di attività, ho letto questa frase negli occhi di tante persone, l’ho percepita in alcune telefonate, intravista tra le righe dei messaggi.
Oggi voglio spiegare idealmente a queste persone (o almeno pensare di provarci..) perché ritengo il mio lavoro, non solo appagante e meraviglioso, ma la più ‘normale’ delle attività!
Qual è lo ‘scopo’ del nostro lavoro?
Vivere per lavorare o lavorare per vivere?
Io ho scelto di VIVERE e basta!
Eppure fino a cinque anni fa ero sempre affannata tra casa e lavoro, cercando di non far mancare nulla alla mia famiglia, consapevole che la mia mancanza era lo scotto maggiore da far pagare ai miei figli.
Poi ho fatto una scelta. Mi sono fidata della mia voglia di avere di più, ho creduto fortemente di meritarmelo, e ho iniziato il mio percorso.
Ecco perché non ci penso proprio a trovarmi un lavoro considerato ‘normale’ dai più.
Perché un lavoro che mi permette di vivere la vita, è assolutamente preferibile.
E perché amo VIAGGIARE,
fare LA MAMMA a tempo pieno,
crescere professionalmente e come persona,
divertirmi,
esprimere la mia CREATIVITÀ,
ESSERE INDIPENDENTE.
Desidero una VITA PIENA e con un lavoro “normale“ tutto questo non sarebbe stato possibile.
“Come sei fortunata, che vita meravigliosa. Per me sarebbe un sogno!”
Anche questa è una frase che ho letto e sentito tantissimo, in particolare dopo aver raggiunto alcuni importanti obiettivi professionali.
È vero. Ho una vita meravigliosa.
Eppure nessuno mi ha regalato nulla.
Tutto ha avuto il suo prezzo.
Mi soffermo a pensare ai sacrifici che ho fatto, alle serate sottratte alla mia famiglia, ai rifiuti e molti NO, allo sforzo per uscire dalla mia zona comfort, alla tenacia che mi ha fatto partecipare a TUTTI gli eventi.
Ho perso amicizie (se tali potevano considerarsi), soffrendone.
Ho passato notti insonni, in preda a qualche dubbio, oppure per trovare, o creare soluzioni.
Ho perso tutte le puntate del Grande Fratello, Amici, Uomini e Donne (😂) e ho studiato moltissimo, mi sono impegnata, e tanto, tanto, altro.
Eppure, rifarei tutto altre mille volte.
Perché per me, la vera frustrazione, e il sacrificio vero, era svegliarmi ogni mattina per svolgere un lavoro alienante che mi costringeva ad una vita non all’altezza dei miei sogni.
Quindi ringrazio quel giorno di 5 anni fa, in cui ho scelto un lavoro ‘diverso’!
O forse è questa la ‘normalità’ a cui dobbiamo aspirare?!
Io credo di SI.
Se vuoi saperne di più contattami e ti racconterò come ho fatto io!
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